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Non sai dove e come smaltire lana di vetro in sicurezza? Sai che la sua tossicità e il rischio di inalare microparticelle possono renderla un’operazione pericolosa? Molti pensano che l’unica opzione sia lo smaltimento lana di vetro in discarica, ma è davvero la soluzione più sicura e a norma di legge?

Perché rischiare la propria salute o incorrere in sanzioni quando la soluzione è a portata di mano?

Cos'è e qual è la differenza con la lana di roccia

Se stai affrontando un lavoro di isolamento o ristrutturazione, è molto probabile che tu abbia sentito parlare di lana di vetro e lana di roccia. Entrambi sono materiali isolanti estremamente efficaci e appartengono alla grande famiglia delle lane minerali.

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Ma qual è la differenza sostanziale tra i due?

Lana di vetro: La sua specialità è l’isolamento termico e acustico, rendendola perfetta per le pareti interne, i soffitti o i sottotetti di casa. Ha un’ottima resa e, grazie alle sue fibre bio-solubili, si dissolve velocemente se inalata, rendendola un prodotto sicuro secondo le normative attuali.

Lana di roccia: Viene prodotta fondendo rocce vulcaniche come il basalto, che le conferiscono un superpotere in più: una resistenza al fuoco notevolmente superiore rispetto alla lana di vetro. È per questo che la trovi spesso in progetti dove la sicurezza antincendio è una priorità, come l’isolamento di facciate esterne o pavimenti.

Le caratteristiche delle lane minerali e la gestione delle fibre più piccole richiedono competenza e attrezzature specifiche, che solo un’azienda specializzata può offrire.

Le normative vigenti per lo smaltimento lana di vetro

Grazie a studi specifici e alla nota Q, presente nel regolamento CE n. 1272/2008, è stata fatta chiarezza. Questa nota Q stabilisce che la classificazione come cancerogeno non si applica alle fibre che hanno superato i test di bio-solubilità e che non rientrano quindi tra i materiali pericolosi.

A questo si aggiunge la nota R, che specifica che la classificazione come cancerogeno non si applica alle fibre con elevate concentrazioni di ossidi alcalini e alcalino-terrosi se la fibra ha superato la prova di persistenza biologica. Questo è un aspetto cruciale per le procedure di gestione del rifiuto, poiché il possesso di un certificato che attesta la bio-solubilità del materiale fornisce una garanzia di non pericolosità.

Una volta rimossa, la lana di vetro deve essere identificata con un Codice CER. Tipicamente, se non contaminata, le viene attribuito il Codice CER 17 06 04, che la classifica come rifiuto speciale non pericoloso.

È qui che entrano in gioco i costi di smaltimento e le complesse procedure di gestione del rifiuto.

Pericoli per la salute e la sicurezza

La dimensione delle fibre è talmente ridotta che possono facilmente disperdersi nell’aria durante la rimozione della lana e raggiungere le tue vie respiratorie. Le fibre contenute in questo materiale isolante, così come nelle lane di scoria e nelle fibre ceramiche refrattarie, fanno parte del gruppo di fibre commercialmente più importante e, insieme, appartengono alle FAV (Fibre Artificiali Vetrose), che sono tutte le fibre artificiali inorganiche.

Le caratteristiche chimiche e fisiche delle fibre sono ciò che ne determinarne la classificazione e, di conseguenza, la pericolosità del rifiuto stesso.

Tuttavia, il solo fatto che un materiale sia certificato non elimina la necessità di proteggersi durante il suo smontaggio. Un operatore non esperto che tenta di smaltire la lana rischia irritazioni cutanee e oculari, oltre ai già citati problemi respiratori.

Metodo corretto per lo smaltimento della lana di vetro

Affrontare lo smaltimento della lana di vetro senza le dovute precauzioni e conoscenze è una decisione che può avere conseguenze sia per la tua salute che per il tuo portafoglio.

La corretta gestione non si limita a buttare via il materiale, ma è un processo che coinvolge diverse fasi, dalla rimozione lana di vetro fino al suo corretto smaltimento o trattamento finale.

  1. Manipolazione e Imballaggio Sicuro: La rimozione della lana deve essere gestita con cautela. Anche se le fibre moderne sono bio-solubili, la fase di imballaggio è cruciale per prevenire la dispersione nell’aria e facilitare il trasporto.

  2. Competenza Professionale: La gestione dei rifiuti contenenti fibre artificiali vetrose richiede strumenti ed esperienza.

  3. Smaltimento Autorizzato: Il materiale deve essere conferito in un impianto autorizzato e specializzato, non in una discarica generica. Le aziende di recupero professionali, come quelle che fanno parte della categoria FIVRA, garantiscono che lo smaltimento avvenga a norma di legge.

  4. Garanzia di Conformità: L’azienda si occupa di tutte le fasi, dal corretto smaltimento e trasporto fino al rilascio della documentazione necessaria che attesta il corretto smaltimento del materiale.

Scegli la professionalità per lo smaltimento lana di vetro

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Le normative ambientali relative allo smaltimento della lana di vetro variano a seconda del luogo. In molti luoghi, la lana di vetro è classificata come non pericolosa e può quindi essere smaltita nei rifiuti generici senza particolari precauzioni. Tuttavia, è importante verificare le normative locali prima di smaltire la lana di vetro, poiché alcune autorità locali potrebbero richiedere una gestione diversa.

La lana di vetro non deve essere smaltita nella normale spazzatura e non deve essere gettata da soli. È necessario rivolgersi a un’azienda specializzata per uno smaltimento sicuro, poiché la lana di vetro può contenere materiali pericolosi.

I costi di smaltimento della lana di vetro in Italia variano a seconda della regione e dell’azienda che fornisce i servizi di smaltimento. Ad esempio, nella regione Lazio dell’Italia centrale, i costi di smaltimento della lana di vetro possono variare da 3 a 8 euro al metro cubo.

La lana di vetro è generalmente considerata atossica e presenta rischi minimi per la salute se maneggiata correttamente. Tuttavia, se non viene smaltita correttamente, la lana di vetro può causare irritazioni respiratorie ed eruzioni cutanee a causa delle piccole fibre che possono essere rilasciate nell’aria o entrare in contatto con la pelle. Inoltre, la lana di vetro può contenere tracce di formaldeide, che è un noto cancerogeno. L’esposizione a lungo termine ad alti livelli di formaldeide può aumentare il rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro.

Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV), che includono la lana di vetro e la lana di roccia, sono generalmente classificate con il Codice CER 17 06 04, che identifica i materiali isolanti non contenenti sostanze pericolose. Se però il rifiuto è contaminato da sostanze nocive, come l’amianto, la sua classificazione cambia e gli viene attribuito un Codice CER per rifiuti pericolosi.

 

Una volta rimossa, la lana minerale deve essere compattata, avvolta e sigillata in appositi sacchi per rifiuti, noti come “Big Bag”, che devono essere robusti e privi di aperture. Questa procedura è fondamentale per evitare la dispersione delle fibre nell’aria durante il trasporto e lo smaltimento, proteggendo la salute degli operatori e l’ambiente circostante.