Al momento stai visualizzando Smaltimento Olio Esausto: Cosa fare?

“Smaltiamo il tuo olio esausto in modo sicuro e responsabile: la scelta giusta per proteggere l’ambiente!”

L’olio esausto viene considerato un rifiuto potenzialmente pericoloso, perché se smaltito in modo sbagliato può trasformarsi in un potente inquinante: basti pensare che un solo litro d’olio sversato nell’ambiente può inquinare un milione di litri d’acqua. 

È dovere specifico di tutti salvaguardare l’ambiente, in modo particolare ultimamente che il pianeta ci sta gridando il suo disagio, scegliendo uno smaltimento olio esausto, di qualsiasi tipo, professionale.

Ma come funziona lo smaltimento e il recupero olio esausto? 

La raccolta/smaltimento olio esausto prevede delle procedure ben precise al fine di evitare spiacevoli inconvenienti per la salute ambientale.

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Smaltimento Olio esausto definizione

L’olio esausto appartiene ad una categoria di oli origine domestica e industriale. Basti pensare all’olio utilizzato dopo aver fritto gli alimenti in cucina oppure all’olio del motore della propria automobile. Queste componenti non devono essere sottovalutate in quanto inquinano l’ambiente se vengono gettate direttamente nelle condutture o sul terreno. È proprio la loro combustione a formare delle sostanze tossiche che vengono poi inalate dall’uomo e dagli animali.

Una cattiva abitudine da evitare assolutamente è quella di buttare gli oli negli scarichi domestici. In questo caso, l’assenza di un sistema filtrante provoca una diminuzione dell’ossigenazione della flora e della fauna. A tal proposito si raccomanda di effettuare la corretta raccolta degli oli esausti al fine di eseguire un recupero idoneo tramite la raccolta differenziata.

Il recupero olio esausto svolge un ruolo fondamentale in quanto prevede una serie di procedure da effettuare su oli vegetali o oli minerali di scarto per realizzare degli oli rigenerati da introdurre nuovamente sul mercato.

Gli oli esausti gettati in natura provocano dei gravi danni all’ambiente incrementando il tasso di inquinamento ambientale. È possibile recuperare gli oli esausti recandosi alle isole ecologiche e aziende specifiche: questa tipologia di smaltimento consente di ottenere una serie di lubrificanti come i biodiesel.

Gli oli esausti possono appartenere a tre categorie differenti, in base alla loro provenienza:

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Smaltimento olio esausto: si può riciclare?

olio frittura
Olio Vegetale da Frittura
tanica di olio motore
Olio Industriale Motore

Gettare gli oli esausti nell’ambiente è un fatto molto grave in quanto questa componente mette in atto un vero e proprio meccanismo sul terreno: una volta raggiunto il sottosuolo, viene depositato un film particolarmente sottile dando vita ad una barriera che suddivide le particelle di terra, l’acqua e le radici capillari dei vegetali i quali non riescono ad assorbire i principi nutritivi.

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Anche in mare occorre assolutamente evitare di disperdere l’olio esausto: in questo caso si crea una sorta di patina che ostacola il passaggio dei raggi UV causando un grave danno all’ecosistema.

Trattandosi di una sostanza inquinante, l’olio esausto a contatto con le falde acquifere riduce la quantità di ossigeno dell’acqua che non risulterà più potabile.

Si può riciclare l’Olio Esausto?

È possibile riciclare l’olio esausto grazie agli interventi offerti da ditte qualificate che realizzano dei prodotti lubrificanti come oli per macchine agricole o inchiostri.

I trattamenti di recupero olio esausto prevedono un’accurata pulizia e rigenerazione dell’olio il quale verrà successivamente tramutato in altre formule da utilizzare sul mercato.

Riciclare l’olio esausto è dunque un fattore essenziale per contrastare l’inquinamento ambientale in base alle normative vigenti.

Come si smaltisce l’Olio Esausto?

Il corretto smaltimento dell’olio esausto svolge un ruolo indispensabile per la tutela dell’ambiente: si raccomanda di versarlo in appositi barattoli di latta o plastica assicurandosi che si sia raffreddato per poi consegnarlo alle apposite aziende che si occupano del ritiro e dello smaltimento in discariche autorizzate.

L’obiettivo della nostra azienda è proprio quello di mantenere sotto controllo l’utilizzo degli oli esausti al fine di ridurre il rischio di dispersione. Solitamente anche le officine di riparazione, i distributori di benzina e le stazioni di servizio effettuano un ritiro gratuito degli oli esausti.

Se occorre smaltire un’elevata quantità di oli esausti è possibile contattare direttamente un tecnico qualificato il quale si occuperà di trasportare le sostanze al centro di smaltimento più vicino.

Smaltimento Olio Esausto Costi

I costi di smaltimento dell’olio in Italia variano a seconda del tipo di olio e della quantità di servizio di smaltimento richiesto. In generale, si raccomanda alle grandi imprese e locali commerciali di avvalersi di un’azienda autorizzata allo smaltimento dei rifiuti per garantire una regolamentazione e una sicurezza adeguate.

Il governo italiano ha emanato delle norme relative allo stoccaggio, al trasporto e allo smaltimento degli oli, compresi i prodotti petroliferi. Ad esempio, i serbatoi utilizzati per lo stoccaggio di materiali pericolosi devono essere contrassegnati da etichette di avvertimento e dotati di un sistema di ventilazione adeguato. Le aziende devono inoltre ottenere i permessi dalle autorità locali prima di trasportare qualsiasi olio o materiale pericoloso.

Il costo dello smaltimento dell’olio dipende dal tipo di olio da smaltire e dalla quantità necessaria per una corretta gestione. Ad esempio, lo smaltimento dell’olio per motori avrà un costo diverso rispetto ad altri tipi di olii, invece lo smaltimento di oli vegetali, come quello da frittura, non ha nessun costo di gestione e smaltimento, verrà corrisposto all’azienda incaricata solo ed esclusivamente il costo per il trasporto del materiale, che verrà poi riciclato secondo normativa di legge. Oltre a questi costi, le aziende possono incorrere in spese aggiuntive, come le tasse o le spese di trasporto, quando si rivolgono a un servizio professionale di smaltimento dei rifiuti.

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In generale, lo smaltimento dell’olio in Italia è soggetto a normative severe, il che significa che le aziende devono consultare le autorità locali per conoscere i requisiti specifici prima di smaltire qualsiasi olio o materiale pericoloso.

Smaltimento olio esausto: perché rivolgersi a un'azienda professionale?

Lo smaltimento degli oli usati può essere pericoloso e complesso. Un’azienda professionale avrà l’esperienza, le conoscenze e le attrezzature necessarie per gestire in modo sicuro ed efficiente le vostre esigenze di smaltimento degli oli usati. Le aziende professionali conoscono anche i requisiti normativi associati alla gestione dei rifiuti pericolosi e possono garantire la conformità a tutte le leggi vigenti. Inoltre, le aziende professionali sono in genere più convenienti rispetto al tentativo di gestire i rifiuti pericolosi da soli.

1. Assicurarsi che l’olio sia freddo e contenuto in un contenitore sigillato e a prova di perdite.
2. Portare il contenitore a un centro di riciclaggio locale o a un impianto di smaltimento di rifiuti pericolosi che accetti l’olio usato.
3. Se nella vostra zona non esistono strutture di questo tipo, contattate un’azienda professionale di smaltimento per ottenere consigli sulle procedure di smaltimento corrette.
4. Se possibile, considerare la possibilità di riutilizzare o riciclare l’olio invece di smaltirlo completamente.
5. Non versare mai l’olio motore neanche quello vegetale usato negli scarichi, nelle fognature o sul terreno: può essere pericoloso per le persone e gli animali e può contaminare le falde acquifere.

L’olio vegetale è un olio a base vegetale utilizzato per cucinare, mentre l’olio motore è un olio specificamente formulato per essere utilizzato nei motori e in altri macchinari in movimento. L’olio vegetale può rompersi rapidamente quando viene riscaldato e non contiene additivi che proteggono dall’usura, mentre l’olio per motori contiene additivi che aiutano a lubrificare il motore, ridurre l’attrito e prevenire la corrosione.

In Italia, lo smaltimento degli oli usati è regolato da una serie di leggi e normative. I metodi di smaltimento devono essere conformi alla Direttiva Quadro sui Rifiuti dell’Unione Europea e al Decreto Legislativo Nazionale 152/2006. Questa legge prevede che gli oli usati siano raccolti, stoccati, trasportati e smaltiti correttamente per evitare l’inquinamento ambientale e i rischi per la salute umana.

Il governo italiano richiede inoltre che tutti gli oli usati raccolti vengano inviati a impianti di trattamento specializzati per essere recuperati e quindi riutilizzati o riciclati. Inoltre, tutti i raccoglitori di oli usati devono essere in possesso di un’autorizzazione rilasciata dalle autorità locali, che deve essere rinnovata ogni tre anni. Infine, i produttori di rifiuti pericolosi (compresi gli oli usati) devono registrarsi presso il Ministero dell’Ambiente prima di smaltire qualsiasi materiale pericoloso.

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Se gli oli usati non vengono smaltiti correttamente, possono comportare una serie di rischi per l’ambiente e la salute umana. Lo smaltimento incontrollato degli oli usati può contaminare il suolo e gli ecosistemi acquatici, compromettendo gli habitat di piante e animali. Può anche influire sulla qualità dell’aria rilasciando nell’atmosfera composti organici volatili (COV) nocivi.

Inoltre, lo smaltimento improprio degli oli usati può portare a una potenziale contaminazione delle acque, in quanto l’olio versato può infiltrarsi nelle falde acquifere o nelle sorgenti di acqua superficiale. Ciò potrebbe avere serie implicazioni per la salute umana, compresa la potenziale esposizione a materiali pericolosi come il benzene e altri agenti cancerogeni.

Sì, è possibile riciclare l’olio usato. L’olio usato può essere riciclato in olio combustibile, oli lubrificanti e altri prodotti a base di petrolio. Il riciclo dell’olio usato può contribuire a ridurre l’inquinamento generato dalla sua combustione come combustibile e a preservare le risorse.

1. Riduce l’inquinamento: Lo smaltimento corretto degli oli usati contribuisce a ridurre l’inquinamento dell’acqua e dell’aria, in quanto impedisce ai contaminanti di entrare nell’ambiente.
2. Protegge la fauna selvatica: lo smaltimento improprio degli oli usati può causare la contaminazione degli habitat naturali, con conseguenti danni a lungo termine e perdita di animali selvatici. Un corretto smaltimento mantiene questi habitat al sicuro dai potenziali danni che possono derivare da metodi impropri.
3. Risparmio di risorse: Riciclando l’olio usato, preserviamo risorse preziose come il petrolio greggio ed evitiamo che vengano sprecate bruciandole o gettandole nelle discariche.
4. Crea posti di lavoro: Il processo di raccolta, trasporto e corretto smaltimento degli oli usati crea molte opportunità di lavoro nell’industria del riciclaggio. Ciò contribuisce a stimolare l’economia locale e a dare lavoro a persone che potrebbero non avere accesso ad altri tipi di occupazione.

In Italia, lo smaltimento improprio di oli usati può comportare sanzioni sia civili che penali. A seconda della gravità del reato, le multe possono variare da 10.000 a 50.000 euro. Nel caso in cui un individuo o un’azienda siano ritenuti colpevoli di aver deliberatamente scaricato rifiuti pericolosi come l’olio in fiumi o laghi, possono essere perseguiti penalmente con una possibile pena detentiva fino a cinque anni.