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L’invasione di topi e ratti in casa, in un condominio e in uffici e spazi commerciali, è un problema che purtroppo affligge tanti italiani, esistono però soluzioni ecologiche e non invasive, effettuate con metodi sostenibili che tengono conto della tutela ambientale, oltre che alla sicurezza di persone e animali, in grado di debellare tali infestazioni, la cosiddetta derattizzazione ecologica, in questo modo si potranno attuare metodi completamente sicuri per l’uomo e l’ambiente. 

La derattizzazione ecologica è un metodo privo di veleni chimici che si basa sull’utilizzo di trappole con esche composte da mangimi naturali per attirare ed intrappolare i ratti. E’ un trattamento poco invasivo ed economico, secondo la portata dell’infestazione, le dimensioni e le caratteristiche delle zone da trattare e il tempo necessario ad eseguirlo, per risolvere il problema dell’infestazione da ratti negli ambienti urbani, interni ed esterni, pubblici e privati.

La derattizzazione ecologica è un metodo sicuro per la salute e particolarmente idoneo nelle realtà zootecniche, sanitarie, turistiche, commerciali e agro-alimentari in cui è pericoloso impiegare sostanze chimiche tossiche per le persone e gli animali domestici, selvatici o da allevamento. Inoltre, è molto più igienico di altri trattamenti di derattizzazione perché i ratti restano attaccati o incastrati nelle trappole ecologiche invece di morire avvelenati nelle loro tane o nelle aree circostanti ad esse. Infatti, le carcasse dei ratti, decomponendosi, diventerebbero cibo putrefatto per insetti e parassiti, come, ad esempio, le mosche e gli scarafaggi, che veicolano germi patogeni per gli esseri umani in grado di causare malattie come la leptospirosi e il colera.

Topi e ratti: qual è il loro habitat naturale

ratti, come i ben conosciuti pantegana marroni delle fogne e i ratti neri dei tetti, sono roditori socievoli e intelligenti appartenenti al genere Rattus, che si riproducono velocemente e in grande numero. Essi, di norma, colonizzano gli ambienti ristretti per nascondersi dai loro predatori naturali, come gli uccelli e i gatti, e sono prolifici, soprattutto, nella stagione autunnale e primaverile.

Nello specifico, il loro habitat urbano è rappresentato dalle intercapedini delle pareti delle case, dalla parte sottostante dei pavimenti, dai sottotetti, dagli allevamenti agricoli, danneggiandone i raccolti, dai mercati, dai giardini e dai parchi, dalle soffitte, dai magazzini, dai garage, dalle cantine e dagli ambienti molto sporchi, degradati e trascurati in genere. Al riguardo, vivendo spesso nelle fognature e nelle discariche, non sorprende il fatto che i ratti possano veicolare pericolosi agenti patogeni che causano, ad esempio, la peste, il tifo e la tubercolosi e che rappresentino, quindi, un problema di ordine sanitario. Inoltre, si spostano velocemente e con agilità attraverso i tubi e i fili elettrici, che usano rosicchiare e danneggiare con avidità, i pali della luce e le pareti dei muri mal lisciate.

La presenza di topi e ratti nel proprio quartiere, presso uffici pubblici o grandi aziende, non è semplicemente fastidiosa ma pericolosa dal punto di vista sanitario. I roditori veicolano infatti numerose malattie e senza un’adeguata derattizzazione, la salute di chiunque transiti in quei luoghi è a rischio. Sono soprattutto gli escrementi e le urine depositate sulle derrate alimentari e i parassiti presenti sul dorso dei roditori a trasmettere agenti patogeni per l’uomo.

ratto o topo

Perché i topi sono pericolosi? E quali sono le malattie da loro trasmesse?

Le malattie trasmesse dai roditori più pericolose per l’uomo sono: colera, i cui sintomi assomigliano in una prima fase a quelli dell’intossicazione alimentare o dell’influenza, leptospirosi o febbre da campo, malattia infettiva acuta trasmessa soprattutto dai topi di fogna e dai topi di campagna che vivono in ambienti paludosi, peste, malattia infettiva dovuta al batterio “Yersinia pestis” che può annidarsi nelle pulci dei roditori, tifo murino, provocato dal batterio “Rickettsia typhi” che si trasmette sempre attraverso le pulci.

E ancora Angiostrongilosi, malattia che colpisce il sistema nervoso centrale e che può essere trasmessa da cibo contaminato da feci di roditori, Babesiosi, malattia potenzialmente letale che si caratterizza per la presenza di febbre, cefalea, dolore muscolare, brividi, Febbre di Lassa, trasmessa dal contatto diretto con gli escrementi, Febbre da morso di ratto, che causa febbre, vomito, dolori muscolari, ed è trasmessa non solo da eventuali morsi ma anche dal contatto con secrezioni di roditori infetti attraverso il cibo contaminato. Risulta particolarmente rischiosa per i bambini piccoli.

Si tratta di malattie pericolosissime per la salute dell’uomo che evidenziano l’importanza della derattizzazione professionale anche a fini preventivi. La legge 626 del 1994 invita infatti ad eseguire obbligatoriamente derattizzazioni negli ambienti a cosiddetto rischio biologico, specialmente se ci sono derrate alimentari che potrebbero essere facilmente contaminate dai roditori.

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Derattizzazione Ecologica: come avviene?

La derattizzazione ecologica comporta meno rischi sia per l’ambiente che per la salute dell’uomo e degli animali domestici. Non si tratta tuttavia di un intervento semplice perché richiede, in ogni caso, elevata professionalità. Le fasi del lavoro sono numerose: si inizia con uno studio preliminare dell’area infestata dai roditori per identificare le zone colpite e i fattori di rischio presenti. Questi ultimi includono fattori fissi, ovvero non soggetti a modifiche nel corso del tempo, come le condizioni degli edifici interessati, l’eventuale presenza di servizi igienici e via dicendo. Seguono i fattori variabili, soggetti a modifiche nel tempo, come la manutenzione delle aree interessate, il loro stato di igiene, la presenza di residui di cibo.

Una volta eseguiti questi passaggi è necessario monitorare la presenza dei roditori posizionando delle “esche” alimentari. I comportamenti dei roditori vengono analizzati in relazione ai fattori ambientali e strutturali. A questo punto si può intervenire sui punti critici. Le modalità sono diverse dalle derattizzazioni classiche perché in questo caso, si possono adottare piccoli o grandi interventi strutturali come, per esempio, la chiusura di una grata per impedire l’accesso dei roditori. Modifiche che fanno la differenza e che, in alcuni casi, si rivelano più efficaci delle derattizzazioni tradizionali. Il servizio può prevedere inoltre l’installazione di impianti di derattizzazione calibrati sulle esigenze delle aziende, garantendo risultati di controllo efficaci.

trappole per topi
ekomille

Le principali tecniche di derattizzazione ecologica professionale, compatibili con le metodiche HACCP e, quindi, particolarmente idonee per strutture turistiche e ospedaliere, scuole, ristoranti, centri commerciali, supermarket, realtà agro-alimentari e zootecniche, case, parchi e giardini, sono:

I principali passi necessari per concretizzare una derattizzazione ecologica efficace consistono in azioni come:

Derattizzazione ecologica: quali sono i vantaggi?

La derattizzazione ecologica è la pratica di controllare ratti e topi in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. La derattizzazione ecologica offre diversi vantaggi, tra cui:

Oltre a essere sicura per bambini, animali domestici o selvatici, luoghi di lavoro, è biologica in quanto sfrutta l’etologia dei roditori, naturale perché fa impiego di mangimi naturali, adatta a qualunque tipologia di ambiente. Risulta efficace sia per allontanare i roditori dall’area infestata che per prevenirne le colonizzazioni e monitorarne i comportamenti, onde evitare che il problema si ripresenti.
Non comporta inoltre dispersione di carcasse infette che è pericolosa dal punto di vista sanitario, e le catture vengono facilmente documentate.

Derattizzazione ecologica: perché sceglierla?

La disinfestazione ecologica è un metodo naturale di gestione degli infestanti che si basa su misure preventive e sull’uso di metodi non tossici per tenere lontani gli infestanti. È un modo sicuro ed efficace per proteggere la casa e il giardino dagli insetti nocivi senza dover ricorrere a prodotti chimici aggressivi o a trappole pericolose.

La disinfestazione ecologica è più conveniente rispetto ai trattamenti chimici tradizionali, in quanto richiede un minor numero di applicazioni e può essere eseguita in tempi più brevi. Inoltre, non lascia residui tossici, riducendo il rischio di contaminazione ambientale. Infine, la disinfestazione ecologica è più rispettosa degli insetti utili, degli uccelli e degli altri animali che possono vivere nel vostro giardino o cortile, il che la rende una scelta ecologica per qualsiasi proprietà.

1. Controllo biologico: Utilizzo di predatori, parassiti e agenti patogeni naturali per ridurre le popolazioni di parassiti.
2. Controllo culturale: Attuazione di pratiche come la rotazione delle colture, la sanificazione e il controllo delle erbe infestanti che contribuiscono a ridurre o eliminare i parassiti.
3. Controllo meccanico: Utilizzo di mezzi fisici come trappole, aspirapolvere o raccolta manuale per rimuovere i parassiti dall’ambiente.
4. Controllo chimico: Applicazione di pesticidi selettivi in modo da ridurre al minimo il rischio di danni alle specie utili e all’ambiente.
5. Controllo genetico: Manipolazione della genetica dei parassiti per renderli meno dannosi o più facili da controllare con i metodi tradizionali.

1. Riduzione del rischio di contaminazione e inquinamento: La disinfestazione ecologica non prevede l’uso di sostanze chimiche aggressive che possono contaminare il suolo, l’acqua e l’aria. Ciò riduce il rischio di inquinare l’ambiente.
2. Efficienza dei costi: La disinfestazione ecologica è generalmente più conveniente rispetto ai metodi tradizionali a base di sostanze chimiche, poiché si basa su predatori naturali e altri metodi naturali per tenere lontani gli infestanti.
3. Protezione a lungo termine: I metodi naturali utilizzati nella disinfestazione ecologica tendono a durare più a lungo rispetto ai trattamenti chimici, offrendo una maggiore protezione contro le infestazioni future.
4. Più sicuro per l’uomo e gli animali: La disinfestazione ecologica non si basa su sostanze chimiche tossiche che possono essere pericolose per la salute umana o che possono danneggiare gli insetti utili o la fauna selvatica.

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Il costo di un servizio di disinfestazione ecologica può variare a seconda delle dimensioni dell’area da trattare e del tipo di servizi di disinfestazione utilizzati. In generale, per un trattamento di base si può prevedere un costo compreso tra i 100 e i 500 euro, mentre i servizi più completi hanno un costo maggiore.

1. Conservare gli alimenti in contenitori sigillati: Assicuratevi di conservare gli alimenti in contenitori ermetici o in frigorifero, poiché i roditori sono attratti da fonti di cibo non sigillate.
2. Sigillate i potenziali punti di ingresso: Ispezionate la casa per individuare eventuali punti di ingresso e sigillateli con lana d’acciaio, calafataggio o altri materiali.
3. Usate repellenti naturali: L’olio di menta piperita, il pepe di Cayenna, i chiodi di garofano e l’ammoniaca possono essere utilizzati come repellenti naturali per i roditori.
4. Rimuovere il disordine: Il disordine è un ottimo nascondiglio per i roditori, quindi assicuratevi di ridurre al minimo il disordine in casa e di mantenere le aree pulite e ordinate.
5. Utilizzate le trappole: Se l’infestazione è grave, si possono usare le trappole per catturare ed eliminare i roditori dalla casa senza usare sostanze chimiche o veleni che potrebbero danneggiare l’ambiente.

Prima della derattizzazione ecologica:
1. Identificare il tipo di infestazione da roditori e il numero di roditori presenti.
2. Assicuratevi che tutte le fonti di cibo siano sigillate e conservate lontano da potenziali punti di ingresso nella vostra casa o azienda.
3. Rimuovete tutti i detriti o il disordine intorno al perimetro dell’edificio, in quanto possono essere un potenziale nascondiglio per i roditori.
4. Sigillate i punti d’ingresso con del calafataggio o della lana d’acciaio per evitare ulteriori infestazioni e ridurre l’accesso alle fonti di cibo.
5. Posizionate le trappole nelle aree in cui è stata rilevata l’attività dei roditori e monitoratele regolarmente per determinare se sono efficaci nel ridurre la popolazione di roditori nell’area.

Dopo la derattizzazione ecologica:
1. Ispezionare tutte le aree in cui sono state collocate le esche o le trappole per assicurarsi che non vi siano roditori vivi o morti prima di rimuoverli dalla proprietà.
2. Smaltire correttamente i roditori morti seppellendoli lontano dalla casa o dall’azienda, nonché smaltire i materiali delle esche usate in un contenitore sicuro lontano dalla portata di animali domestici e bambini.
3. Assicuratevi che tutte le fonti di cibo siano sigillate e conservate lontano da potenziali punti di ingresso nella vostra casa o attività commerciale, per evitare che in futuro si verifichino nuovamente infestazioni.
4. Monitorate periodicamente la vostra proprietà per individuare eventuali segni di nuove attività dei roditori, come escrementi, nidi, oggetti rosicchiati, ecc.